Ti senti bloccato ?

Ti senti bloccato ?

A volte chi si sente bloccato va di corso in corso e diventa una specie di self help junkie, cioè ha una specie di “dipendenza” da corsi o tecniche di sviluppo personale.

Ci sono stato anch’io (e per più di 12 anni), poi ho iniziato ad andare più in profondità, praticando UNA SOLA COSA e seguendo UNA SOLA PERSONA.
Ha iniziato ad andare già meglio, sono successe delle cose (positive), ma non ne sono ancora venuto fuori veramente.

Poi due anni e mezzo fa ho iniziato a seguire il mio attuale mentore. Sarà la cosa definitiva ?

Sinceramente non lo so e con altrettanta sincerità non mi preoccupa, fatto sta che sto sbloccando situazioni personali ferme dal ’96.

Sì, hai letto bene: l’altro giorno passando davanti alla libreria mi è caduto l’occhio su un mio quaderno che usavo come diario ed ho iniziato a sfogliarlo. Ho notato che allora mi lamentavo e percepivo che mi bloccavano alcune delle stesse identiche cose, che mi limitano oggi. Alcune le ho affrontate e risolte, altre sono proprio quelle su cui sto lavorando ora…

In questi anni di lavoro su me stesso ho imparato che:

  • sapere è una cosa
  • fare un’altra
  • fare le cose che funzionano, un’altra ancora

SAPERE è una cosa; FARE un’altra, FARE LE COSE CHE FUNZIONANO un’altra ancora.Condividilo su

Delle 3, la prima in realtà è inutile e paradossalmente è quella in cui le persone passano più tempo (è ciò che ho fatto anch’io eh, non mi chiamo fuori…) e la fregatura è che sapere TUTTO del problema ti dà l’IMPRESSIONE di progredire, ma in realtà ti rende solo un esperto di ciò che non va, ma sei rimasto sempre nello stesso punto, non ti sei mosso di fatto di un millimetro.

E lo capisco eh, perché l’ho fatto per anni anch’io ed in alcune aree lo faccio ancora, nessuno evolve in TUTTE le aree della propria vita, il caos entra sempre da qualche parte e vuol dire essere umani. 

Ora riesco anche a vedere come mai sia è così facile rimanere bloccati in questa fase.

Hai qualcosa che ti fa paura, di conseguenza il tuo sistema limbico si attiva (è come se tu vedessi un leone) e reagisci con l’immobilizzazione: studi tutte le tecniche per risolvere/evitare X (ciò che ti fa paura o che non vuoi), ma ovviamente non le metti in pratica, perché il tuo sistema limbico NON VUOLE che venga cambiato qualcosa (il suo “lavoro” è esclusivamente quello di farti sopravvivere un giorno in più, e se oggi ti sei svegliato, non cambiare niente, così ci svegliamo anche domani).

Per questo motivo, se tu intanto FAI (qualsiasi cosa sia) sei già messo meglio di chi non fa. Del resto facendo raccogli (per forza di cose) delle informazioni e quindi puoi aggiornare il tuo modello del mondo e fare degli aggiustamenti piccoli o grandi (come per esempio smettere di fare quello che stavi facendo e decidere di fare qualcosa di completamente diverso).

Se studi (o pensi/rifletti), NON fai e quindi il feedback della realtà, della prova su strada, non c’è l’hai e quindi difficilmente esci dal circolo vizioso dell’immobilizzazione, della paura.

Fare le cose che funzionano, un po’ è questione di culo (beh, bisogna dire le cose come stanno). Puoi aumentare di molto le tue probabilità osservando cosa funziona oppure imitando chi ottiene risultati.

Se ci pensi, è come imparano i bambini !

Quando hai imparato a parlare, mica PRIMA hai imparato la grammatica…
Hai iniziato con il fare, pardon, ripetendo delle singole parole che sentivi. E con l’aiuto di qualcuno che ti dava delle indicazioni, aggiustando la pronuncia e l’utilizzo, quando non sortivi l’effetto voluto.

Solo DOPO hai studiato la grammatica (per poi dimenticarla di nuovo).

Se poi vuoi essere sicuro (oddio la certezza non esiste….), quindi diciamo che se vuoi aumentare le tue probabilità di ottenere risultati, vai da qualcuno che ha ottenuto risultati e ti affidi a lui, anche perché per ottenere qualcosa, non basta semplicemente che tu segua una sequenza di operazioni, c’è sempre ANCHE come sei tu mentre fai le cose (e questo non c’è scritto in nessuna ricetta).

Se prendi le istruzioni della ricetta del Tonno Vitellato di Canavacciolo e segui le istruzioni, non viene come la fa Antonino.

Il pezzo più difficile del “andare da qualcuno” è scegliere da chi andare.

Di nuovo: un po’ è culo, ma anche informarsi e fidarsi del proprio istinto.

Chiediti:

  1. Di questa persona mi fido ?
  2. Ho la percezione che questa persona voglia farmi sentire inferiore a lei ?

perché chiedere ad una persona “Come si fa ad ottenere X ?” implica sempre in qualche modo di affidarsi a lei.

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