Chi molla prima, di solito lo fa per uno di questi motivi

Sono sicuro che questo post polarizzerà i lettori: ci sarà chi si ritrova in ciò che descrivo o avrà un insight e chi mi criticherà aspramente. Tu di che gruppo fai parte ?

E’ un po’ di anni ormai che lavoro su di me e sono anche agente di cambiamento per altre persone ed ho notato alcuni schemi o comportamenti tipici (sia su di me, che sugli altri).

Innanzitutto c’è da dire che non tutte le persone che dicono (e pensano) di voler cambiare, VERAMENTE lo vogliono.

Diciamoci la verità: un processo di trasformazione personale, di crescita non è come andare a prendere un aperitivo al bar. E’ un percorso, un viaggio (come ha descritto bene Joseph Campbell analizzando la struttura dei miti classici) che ci porta in territori inesplorati, con sfide che ci spaventano.

Ma è un viaggio in cui non siamo soli. Quando iniziamo ad incamminarci compaiono delle guide ed è un viaggio in cui alla fine abbiamo una ricompensa che portiamo come dono da condividere con gli altri.

Proprio all’inizio

Ciò che ho osservato nella mia esperienza è che molte persone abbandonano questo viaggio proprio all’inizio, perché il percorso è strano, scomodo o sconosciuto.

Troviamo una nuova pratica, una guida, una tradizione, una comunità, e anche se ci sentiamo in qualche modo coinvolti, l’impegno richiesto per andare in profondità è troppo grande.

In pratica ciò che succede è questo: tutto sommato la tua vita non è che sia uno schifo, in qualche modo hai trovato un tuo modo di navigare il mondo e succede che ad un certo punto tu veda un volantino, senta una persona parlarti di un tizio o qualcuno ti consiglia un articolo di un blog 😜 che ti fa vedere che le cose possono essere anche diverse e ti viene la curiosità e magari quello che intravedi, ti piace pure.

Succede poi che il cervello limbico, quella parte del cervello adibita alla tua sopravvivenza e a cui interessa ESCLUSIVAMENTE che tu ti risvegli anche domani (non gli importa minimamente che tu sia soddisfatto o felice), nota che tu leggi questo blog ed inizi a pensare di voler cambiare qualcosa.

Limby in panico percé tu vuoi cambiare qualcosa
Limby in panico perché tu vuoi cambiare qualcosa

Questa cosa manda in allarme il cervello limbico: Visto che ciò che abbiamo fatto fino adesso ci ha permesso di sopravvivere fino ad oggi, PERCHÉ CAVOLO ADESSO vuoi cambiare qualcosa ??? 🤬

Proprio adesso che sappiamo come più o meno funzionano le cose, TU vuoi entrare in territori inesplorati in cui potremmo MORIRE !!!

L’ho drammatizzato un po’, ma in realtà mica tanto, perché ti assicuro che come la interpreta il tuo sistema limbico è: se cambi qualcosa, poi muori !

Succede allora che, anche se avevamo trovato qualcosa che ci ha fatto immaginare un futuro diverso, che ci piace di più, finiamo per metterlo da parte.

Del resto siamo tutti molto impegnati (oggi giorno, soprattutto per i ragazzi, sembra che non ci si possa mai fermare, sembra che continuamente dobbiamo fare qualcosa o distrarci con qualcosa), il mondo è pieno di opportunità e impegnarsi nel CERCARE, attira di più che impegnarsi nel FARE.

Cercare sempre una cosa nuova dà la SENSAZIONE di fare qualcosa, senza in realtà NON CAMBIARE MAI NIENTE Condividilo su

…per buona pace del tuo sistema limbico, che in questo modo “batte il 5” e dice Dai che ce l’abbiamo fatta a convincerlo a non cambiare niente anche questa volta… !

Davanti alla soglia

Altri invece si sono messi in viaggio e strada facendo hanno riconosciuto un loro mentore, arrivano alla soglia dove lasciare il mondo ordinario per entrare nel regno sconosciuto e decidono di tornare indietro proprio prima di varcare la soglia, quando sentono che il calore sale.

Tipicamente questo succede:

  1. quando la guida o la comunità di cui abbiamo scelto di far parte, hanno visto qualcosa di noi, che noi non siamo ancora pronti a vedere
  2. quando le persone del “nostro vecchio mondo” iniziano ad obiettare su CHI stiamo diventando

Nel primo caso, può nascere un falso senso di orgoglio, che ci porta sulla difensiva. Sono le tipiche persone che poi criticano la guida o il metodo in modo aspro (e certo, è sempre più facile spostare il problema all’esterno, piuttosto che affrontarlo).

Nel secondo invece, realizziamo (non sempre a livello consapevole) che il nostro percorso ha delle CONSEGUENZE e che potremmo perdere delle persone o delle comodità se continuiamo. Inconsapevolmente ci diciamo Col cavolo che rinuncio a X, facciamo metaforicamente il gesto dell’ombrello e LIMBY ci batte di nuovo il 5.

Nella mia esperienza personale, ciò che ha funzionato per me è avere molto chiaro ciò che voglio (e questa comprensione non è qualcosa di testa, ma qualcosa che senti nel corpo), fidarmi ed affidarmi ad una guida e poi andare all-in.

E ci vuole il tempo che ci vuole.

Pensavi che ti vendessi la pillolina o il trick in 3 passi con cui diventi millionario ?

Mi dispiace, quello è soltanto pensiero magico e ne ho provati diversi anch’io negli ultimi 20 anni, ma non mi hanno mai portato a risultati.

Come anticipato all’inizio della mail, di quale gruppo fai parte ?
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