Lavori a rischio con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale

Che impatto avrà su di te e il tuo lavoro GPT$ ?

Che impatto avrà su di te e sul tuo lavoro la versione GPT4 del chatbot di intelligenza artificiale appena rilasciato e 500 volte più potente rispetto alla precedente versione (chiamata GPT3) ?

Questo è quanto andremo a scoprire in questo articolo.

Ma tutta questa intelligenza artificiale di cui si parla in questi giorni è un’innovazione incrementale o radicale ?

ChatGPT: Innovazione incrementale o radicale ?

L’innovazione INCREMENTALE si riferisce a piccoli cambiamenti o miglioramenti apportati a prodotti, processi o tecnologie esistenti.
Questi cambiamenti sono di solito sperati e spesso si traducono in un prodotto o servizio che è poco migliore di quello che era disponibile prima.

Un esempio di innovazione incrementale sono i rasoi usa e getta, ai quali negli anni sono stati aggiunti nuove caratteristiche quali lame addizionali, strisce lubrificanti, testina orientabile e così via.

L’innovazione RADICALE, invece, si riferisce a grandi scoperte che portano a prodotti, processi o tecnologie completamente nuovi. Queste innovazioni sono spesso dirompenti e possono cambiare completamente il nostro modo di vivere, lavorare o interagire.

Esempi di innovazioni radicali sono la macchina da stampa di Gutenberg o la lavatrice, invenzioni che hanno completamente cambiato le abitudini delle persone e portato alla scomparsa di alcuni mestieri ed attrezzi portando a cascata nel tempo anche a cambiamenti sociali.

Allora il Chatbot GPT4 è un’innovazione incrementale o radicale ?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire prima cosa è ChatGPT.

Un chatbot è un software che simula ed elabora le conversazioni umane (scritte o parlate) e ti consente di interagire con lui, come se stessi comunicando con una persona reale. Esso utilizza il Natural Language Processing (NLP) ovvero la capacità di analizzare, comprendere e generare il linguaggio umano, compreso il parlato.

E’ bene ricordare che alla base dell’intelligenza artificiale di GPT c’è sì un’algoritmo molto sofisticato, che tuttavia rimane pur sempre un’enorme set di tavole di probabilità. Questo modello di linguaggio, non SA le cose, non conosce le cose. Usa il linguaggio ma non conosce il significato di quello sta dicendo, perchè semplicemente calcola delle probabilità.

È come un pappagallo molto evoluto che ripete alcune (moltissime) parole che PER NOI hanno senso. Ma NON PER LUI.

Questo è bene saperlo, onde evitare false aspettative ed allarmismi ingiustificati.

Cosa sa fare ChatGPT ?

Sostanzialmente sa riconoscere SCHEMI e valutare se una cosa è SIMILE a qualcosa altro e poi sta diventando man mano più evoluto ad imitare questi schemi.

In pratica è come un ASSISTENTE (per ora ancora mediocre) a cui puoi delegare alcuni compiti.

il PUNTO è che devi essere in grado di CAPIRE e VALUTARE ciò che ha creato, altrimenti ti becchi delle cantonate mostruose.
Che tu deleghi ad un collaboratore umano o ad un Chatbot, sempre una delega rimane e per cui continuano a valere i cari vecchi (e spesso non interiorizzati ed applicati) PRINCIPI della DELEGA e cioè che la responsabilità è TUA, quindi devi:

  1. avere COMPETENZE SPECIFICA riguardo a quanto deleghi
  2. CONTROLLARE e verificare che l’output sia in linea con le tue aspettative

Essendo il Chatbot GPT un software che prende le sue informazioni da grandi database digitali, il RISULTATO che genera dipende molto da:

  • la grandezza della base dati da cui estrarre le informazioni
  • la capacità di calcolo
  • la precisione con cui viene fatta la richiesta (i cosiddetti prompt)

Cosa NON sa fare ChatGPT ?

Abbiamo visto come l’intelligenza artificiale sia in grado di reperire un elevato numero di nozioni, ma solamente di ciò di cui sono disponibili biblioteche digitali.

Un’altra cosa che non sa fare è QUANDO e in quale SEQUENZA impiegare le nozioni che è riuscito a recuperare online.

Inoltre non sa insegnare e non sa formulare domande che non siano già domande che ha nel suo database (almeno per ora)

Che impatto avrà ChatGPT su di TE ?

Si creerà una frattura, ci sarà un divario che crescerà continuamente, esattamente come con la distribuzione della ricchezza (i pochi ricchi continuano a diventare sempre più ricchi e coloro che sbarcano il lunario diventano sempre di più ed hanno sempre meno), allo stesso modo sarà nell’ambito della conoscenza.

Con il fatto che sarà più facile creare contenuti che sono semplici rimescolamenti dei contenuti già esistenti, la qualità media delle informazioni su Internet sarà sempre peggiore, in compenso le cose migliori saranno stellari (e la ricompensa per coloro che le creeranno saranno enormi).

I mercati dell’abbondanza sono contemporaneamente cattivi per il consumatore medio, ma buoni per i consumatori attenti.

La qualità media delle informazioni su Internet sarà sempre peggiore, in compenso le cose migliori saranno stellari (e la ricompensa per coloro che le creeranno saranno enormi). Questo è cattivo per il consumatore medio, ma buono per i consumatori attenti.Condividilo su

Di conseguenza sarà anche molto più difficile distinguere materiale creato dall’intelligenza artificiale da quello creato da umani.

Chi sarà impattato da ChatGPT ?

Abbiamo visto come un Chatbot possa essere un valido assistente, a patto di essere in grado di valutare la bontà di ciò che ha creato. Faccio un’esempio sciocco, ma se hai dato il compito al Chatbot di scrivere la ricetta della pastasciutta Cacio e Pepe e il bot ti scrive di metterci il basilico, tu devi sapere che non ci va e correggere quanto ha scritto.

Altro esempio (sempre per rimanere sul leggero), se chiedi a DALL-E di generare un’immagine di Clint Eastwood nello stile di Klimt, devi essere in grado di riconoscere un’immagine di Klimt.

Quindi chi NON ha competenze specifiche particolarmente sviluppate si troverà sicuramente e presto in difficoltà e i primi che stanno saltando sono proprio quelle figure per le quali sono disponibili grosse biblioteche digitali, in particolare quelle che hanno a che fare con il testo, l’audio e le immagini; come per esempio:

  1. Rappresentanti del servizio clienti: Con la crescente sofisticazione dei modelli linguistici, un numero maggiore di richieste di assistenza clienti potrebbe essere gestito da chatbot automatizzati basati su modelli linguistici come ChatGPT4, riducendo la necessità di rappresentanti umani.
  2. Traduttori e interpreti: Poiché i modelli linguistici continuano a migliorare le loro capacità di traduzione, è possibile che alcuni lavori di traduzione e interpretazione subiscano un impatto.
  3. Scrittori di contenuti e copywriter: I modelli linguistici come ChatGPT4 potrebbero potenzialmente generare contenuti su scala, riducendo la necessità di scrittori umani in alcuni contesti.

Chi NON sarà impattato da ChatGPT ?

L’uomo è un’animale sociale ed è mia opinione che ci stiamo muovendo verso un progressivo impigrimento sia fisico, che mentale. Ciò avrà conseguenze importanti (e lo stiamo già vedendo) nell’ambito della salute, della capacità di portare l’attenzione in modo profondo e prolungato e il modo di socializzare dei giovani di oggi, ma anche dei meno giovani.

Ciò di cui ci sarà sempre più bisogno è:

  • Leadership, inteso come capacità di ispirare, organizzare e guidare dei team di lavoro
  • Capacità di vendita e persuasione, intesa non tanto come il venditore dell’ufficio commerciale o del baracchino nel mercato rionale, ma piuttosto la capacità di coinvolgere le persone in progetti e di convincere gli stakeholders (che potrebbero essere finanziatori esterni o interni ad un’azienda) ad investire risorse (fossero anche solo in collaboratori o ore macchina)
  • essere in grado di lavorare 1 a 1 con le persone
  • saper decidere

insomma tutto ciò che ha a che fare con il raggiungere risultati assieme ad altre persone, in quanto noi umano non ci sentiamo coinvolti da un robot o una macchina, ma da una persona in carne ed ossa con del carisma, capacità di capirci ed ispirarci con il suo essere, la sua presenza. Una persona con la sua presenza sposta l’aria, riusciamo a sentire il suo profumo, il calore della sua mano e la pressione del suo tocco. C’è sempre in qualche modo uno scambio di energia, a volte sottile e senza che ce ne accorgiamo, ma c’è e fa tutta la differenza.

Nell’era dell’intelligenza artificiale i ruoli che NON spariranno saranno quelli legati alla leadership, alla vendita & persuasione e alla capacità di lavorare 1 a 1, perchè alle persone piace e serve essere capite, ispirate e guidate da una personaCondividilo su

Suggerimenti

Ciò che non conosciamo ci fa paura, quindi il miglior modo per scoprire come poter sfruttare al meglio a nostro vantaggio l’intelligenza artificiale e riconoscere quanto prima i rischi a cui potremmo essere nascosti è FARE: usala, piuttosto che soltanto leggerne e sentirne parlare.

Parti da OpenAI e da DALL-E

Ciò che non conosciamo ci fa paura, il miglior modo per imparare è FARE: usa l’intelligenza artificiale, piuttosto che soltanto leggerne o sentirne parlare.Condividilo su

Non posso sapere in quale direzione si evolverà l’intelligenza artificiale, quindi non so ancore se essa sia solo un’innovazione INCREMENTALE, o se porterà ad un’innovazione RADICALE, come del resto è stato per il telaio tessile.

Il telaio tessile esisteva già dai tempo dei romani e nei secoli si è evoluto, ma il suo azionamento è sempre stato manuale. Nel 1700 è stato inventato il telaio meccanico azionato a manovella e poi si è passati all’azionamento a vapore. Si potrebbe quindi presupporre che sia stato un’innovazione incrementale. Tuttavia il telaio a vapore, per gli impatti che ha avuto sul mondo del lavoro e sulla società è sicuramente stata un’innovazione radicale.

Il punto è che gli effetti del telaio a vapore ci hanno messo decine di anni per trasformare la società durante l’era industriale, oggigiorno l’innovazione corre molto più veloce. Pensa ai primi smartphone che sono usciti nel 2007: oggi (nelle zone del mondo che se lo possono permettere) non c’è più persona adulta che non esca di casa senza uno smartphone e questo ha radicalmente cambiato abitudini sociali e il mondo del lavoro.

Quindi inizia sin da ora a fare leva e a potenziare quelle abilità che NON saranno impattate dall’intelligenza artificiale.

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