Il ronzio misterioso

In diverse parti del mondo (è stato segnalato in Messico, Inghilterra, Stati Uniti, Germania ed altri ancora) viene riportato un presunto rumore, descritto come un ronzio molto basso e persistente di origine sconosciuta, simile al rumore di un motore diesel che gira al minimo e parcheggiato fuori casa.

Chi lo sente lo trova molto fastidioso, tanto da riferire di non riuscire a dormire. A volte questo rumore persiste per giorni e porta chi lo sente allo sfinimento e sull’orlo di una crisi di nervi.

Su internet si trovano forum e gruppi Facebook in cui utenti si scambiano informazioni e fanno ipotesi sull’origine: condotte del gas, pale eoliche, alieni…

Paul vive in Germania e seppure viva in campagna, sta valutando di vendere la propria casa, perché non riesce più dormire a causa di questo rumore. Ha perfino fatto fermare le pale eoliche per provare che il ronzio provenisse da loro.
Ma niente: continua a sentire quel rumore di fondo basso e non può certo chiedere di fermare la fornitura di gas nei tubi di distribuzione, da cui adesso suppone che derivi il ronzio, che ogni tanto si sente.

Kai Bellut è un appassionato di tecnologia radiotelevisiva che, anche lui, ogni tanto sente quel ronzio ad una tonalità molto bassa. Kai è sempre stato interessato alla tecnologia ed appassionato di cose che sembrano impossibili da risolvere, per questo motivo si mette in contatto su internet con diverse persone che sostengono di sentire il misterioso ronzio e chiede loro se sono disposti a sottoporsi a delle prove.

Rispondono in 20 persone e dato che Kai sospetta che l’origine siano le onde LTE dei telefoni cellulari, li porta tutti in una camera anecoica (ovvero una stanza del silenzio), cioè in una di quelle stanze concepite in modo tale da ottenere il massimo abbattimento delle riflessioni del suono tramite l’adozione di forme particolari e l’uso di materiali fonoassorbenti (di solito di forma appuntita, in modo tale che le onde sonore vi si intrappolino e non possano essere ulteriormente riflesse).

Di 20 persone, 17 sostengono di continuare a sentire il rumore. A quel punto a Kai risulta chiaro che il ronzio NON può avere origine ESTERNA, ma che si tratta di rari casi di acufene a bassa frequenza.

Kai si rende anche disponibile di andare con la propria strumentazione e casa delle persone che sentono tale ronzio, per misurare i rumori che vi sono nei loro ambienti domestici.

Kai va anche a casa di Paul e per prima cosa gli fa tappare le orecchie con il pollice e picchiettare sulla testa con le restanti dita. Questa manovra fa temporaneamente smettere il ronzio, anche se continua a sentire la ventola del condizionatore. Questo di per sé prova già che il ronzio ha origine INTERNA, ma Paul non è ancora convinto.

Kai allora gli fa sentire dei rumore a bassa frequenza in modo da individuare la precisa frequenza alla quale Paul sente il rumore, che risulta essere attorno ai 46 Hz. Poi posiziona i sui microfoni ed uno schermo che visualizza in tempo reale l’intensità sonora rilevata per diverse frequenze.

Ovviamente visualizza anche la frequenza di 46 Hz e nonostante Paul dica di sentire il ronzio, il microfono e lo schermo non rilevano niente: l’origine del suono NON può essere esterna, ma solo INTERNA. Paul ha un acufene a bassa frequenza.

Kai condivide che ha fatto già visita a diverse persone, e che spesso le persone si mostrano perplesse, ma non vogliono mollare l’idea che hanno in testa e credere all’acufene.

4 settimane più tardi Kai chiama di nuovo Paul per sentire come va, egli risponde che per qualche giorno il ronzio era sparito e che poi è tornato e che quindi ha messo in vendita la casa.

Kai riferisce che solo nel 50% dei casi le persone si ricredono e accettano il fatto che la causa sia interna e che sono affetti da acufene.

Quando è stata una volta che hai continuato a credere una cosa, nonostante ci fossero EVIDENZE oggettive che la contraddicevano ?

La causa a cui hai continuato a credere era INTERNA od ESTERNA ?

Condividi

Commenti

Ancora nessun commento. Perché non inizi una discussione?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *